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Crescono i nuovi talenti in casa Napoli. Ecco Luca Giannone, classe 89, il primo vero talento dell’era De Laurentiis. Dicono somigli tecnicamente a Pasqualino Foggia. E’ come lui uno scugnizzo doc, manativo di Casalnuovo. Sul suo profilo di Facebook c’è scritto testualmente: “Semplicemente me stesso”.
E’ lo slogan di Giannone, ragazzo semplice, ma certamente uno tra i giovani più interessanti della Primavera del Napoli guidata da Ernesto Apuzzo che se lo coccola e dice. “E’ un giocatore già pronto al grande salto”. Look da ragazzo alla moda, orecchino alla Maradona che indossa rigorosamente fuori dal campo, capelli che ricordano Javier Zanetti dell’Inter, e soprattutto classe da vendere.
Tutto sinistro, magico, con il quale ha beffato da trenta metri il portiere della Lazio realizzando un gol da cineteca dei quattro realizzati fino a questo punto del campionato. Non è nuovo a queste giocate, anche se preferisce fornire assist ai compagni di squadra, ma è senza dubbio lui, Giannone, il leader, l’anima della squadra Primavera che sabato prossimo si gioca l’accesso alla fase finale del campionato contro l’Avellino.
Occorrerà vedere quanto spazio sarà concesso a Giannone ed agli altri giocatori della squadra giovanile da qui sino alla fine del campionato. Fatto sta che lo stesso Roberto Donadoni ha potuto apprezzare le doti del giocatore nel corso delle amichevoli del giovedì contro la prima squadra. E chissà che in una delle ultime partite non si possa vedere all’opera questo piccolo talento. Leggo.
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