Napoli ha vissuto una notte magica ma si è svegliata con tanti punti interrogativi. Il gol di Zalayeta, il successo sull’Inter, il trionfo. Tutto bello, eppure, nella partita più bella, è mancato il gioiellino: Marek Hamsik, infatti, ha deluso e indispettito i tifosi con una prestazione strafottente. Ed è triste. Non ha voglia di parlare e quando gli vengono chieste notizie sul futuro cambia discorso. C’è chi è convinto che dietro questa insofferenza ci siano contatti con grandi club. La Juventus, per esempio, che da un po’ lo segue con estrema attenzione.
Tant’è che il direttore generale del club partenopeo Pierpaolo Marino, ai microfoni di Radio Rai, ha affrontato il discorso. «Vorremmo tenere Lavezzi e Hamsik, ma anche loro devono voler rimanere con noi. Certamente noi non li mandaremo mai via. Per gli altri acquisti, bisogna fare i conti con le ambizioni dei grandi giocatori. Non è facile portarli a Napoli, non siamo ancora in grado di competere alla pari con le grandi. Il presidente sarebbe anche disponibile ad investire somme elevate per gli ingaggi, ma esistono degli equilibri interni. Fabio Cannavaro? È un simbolo, ma mi sembra impegnato in altre trattative. Non posso che condividere la linea del nostro presidente».
Difficilmente gli azzurri riusciranno a trattenere i loro campioncini. Un po’ più facile per Lavezzi, soprattutto se il presidente gli aumenterà lo stipendio, ma su Hamsik il discorso è più complicato. Lo slovacco, infatti, non vuol più restare e a differenza di altri non ne fa una questione di soldi. Napoli gli sta stretta, puntare (al massimo) per l’Uefa non gli interessa. La valutazione? In un primo tempo il dg Marino, quando il ragazzo andava a mille, aveva provato a sparare venti milioni. Una cifra fuori mercato che, forse, stava a significare l’incedibilità del ragazzo. Adesso, però, la valutazione è calata. Con dieci- dodici milioni si può prendere e la Juventus è disposta a pagare questa cifra. Nella trattativa la Juve potrebbe inserire la comproprietà di Zalayeta che è ancora a metà tra le due squadre, ma ha anche altri giovani che piacciono al tecnico azzurro Donadoni. De Ceglie e Giovinco, per esempio. E non dispiace neppure Paolucci che sta giocando, tra l’altro molto bene, nel Catania. Insomma, la soluzione si può trovare. L’unica certezza è che il Napoli non lo considera più incedibile come qualche tempo fa. (TuttoSport
martedì 28 aprile 2009
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